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“Non gli resta che Kakà”: 17 parolacce (e figuracce) dei giornali

giornale

Prima pagina del “Giornale” con uno sberleffo alla Merkel.

Il fallo da dietro è da espulsione“: a volte i titoli dei giornali possono essere strepitosi. Se poi, oltre ai doppi sensi, contengono parolacce, il mix diventa esplosivo.
Non mi riferisco tanto agli strilli di Libero o del Giornale, che usano di proposito le volgarità per strizzare l’occhio al pubblico con un linguaggio informale.
Le vere perle memorabili sono quelle che appaiono sui quotidiani per incidenti, sviste e – talvolta – per calcolata malizia. Fare i titoli è un’arte che mescola sintesi, efficacia e creatività espressiva: alcuni sono intuizioni fulminanti che si incollano nella mente. Ma a volte la fretta e la confusione delle redazioni giocano brutti scherzi. E così un titolo ambiguo o sbagliato rischia di trasformare in farse anche fatti drammatici.
Gli svarioni dei giornali sono citati in molti siti Internet. Qui non mi sono limitato a raccoglierli: li ho verificati tutti, scartando quelli non documentati.
Ecco perché in questa pagina non troverete 4 storie che girano su Internet:

  1. il celebre “Falegname impazzito, tira una sega a un passante“: solitamente attribuito al Corriere della sera, non esiste negli archivi del Corriere. Dunque, fino a prova contraria è una battuta inventata.
  2. Idem per “Tromba marina per un quarto d’ora“, attribuito al Corriere del mezzogiorno: dell’originale non si trova traccia.
  3. Invece il divertente episodio della caccia alla prostituta che evirava i clienti a morsi, è il frutto della fantasia di un giornale satirico, La tampa (supplemento di TorinoCronaca), che aveva ribattezzato la donna “Unapomper“: geniale gioco di parole con Unabomber.
  4. E pure “Benzina, stop alla figa in Slovenia” che qualche sito dice essere apparso sul Gazzettino, è in realtà un fotomontaggio: nell’originale c’era scritto fuga.

Quelli che seguono, invece, sono 17 strafalcioni Doc, tutti realmente accaduti, pubblicati negli ultimi 30 anni. Se ne conoscete altri (documentati!) segnalateli, e aggiornerò questa pagina. Comincio dal più recente:

SEGA 1

segaIl braccio destro del papa
fa visita ai fedeli di Sega (L’ARENA, 31 agosto 2016)

Sembra una delle trovate di “Lercio”, il giornale satirico. E invece il titolo è proprio vero: è uscito il 31 agosto sull’Arena, quotidiano di Verona.
Ma il titolista non s’è accorto del doppio senso, ancora più imbarazzante visto il tema religioso? Su Twitter, un tale Roberto ha commentato: “Speriamo che Sega non faccia visita al braccio destro…”.
La notizia, però, è seria: l’articolo parla di monsignor Marcello Semeraro, “strettissimo collaboratore del pontefice”, che farà visita alla comunità parrocchiale di Sega, frazione realmente esistente di Cavaion Veronese (ne avevo parlato in questo articolo dedicato alle città col nome imbarazzante).
Il giorno prima, a onor del vero, lo stesso giornale aveva annunciato in un altro articolo questa visita con un titolo meno efficace: “Il secondo del papa a Cavaion”…

PASSERA 1

Passera Belpaese - AdnkronosLa passera d’Italia simbolo del Belpaese, a stabilirlo l’osservatorio sugli uccelli (ADNKRONOS, 18 maggio 2015).

E chi altri poteva stabilirlo, se no? La perla è recente, ed è un lancio di AdnKronos. Una notizia ornitologica che acquista un senso erotico. Dato l’argomento, il titolista non aveva molte alternative… o no?  

SEGA2

segaLa riproduzione asessuata del pesce sega (ANSA, giugno 2015).

E ti pareva che il pesce sega non facesse tutto da solo…. La prossima scoperta sarà che è diventato cieco? Straordinario titolo dell’Ansa: quando si è resa conto del doppio senso l’ha corretto (peccato!), come si può vedere qui

BOCCHINI 1

CalcioMercatoUfficiale: Bocchini in panchina per la stagione 2013/2014 (CALCIOMERCATO.COM, 17 luglio 2013)

Con queste premesse, molti giocatori preferiranno rimanere come riserve e non scendere in campo…. Povero Riccardo Bocchini, allenatore del Martina Franca, squadra che milita nella Lega Pro Seconda Divisione, la vecchia Serie C2. Qui l’originale. 

 

PASSERA 2

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Alcoa: Passera, tenerla aperta costa (ANSA, 4 settembre 2012)

Il titolista si riferiva all’Alcoa, una multinazionale americana che produce alluminio (nel 2012 si prospettava la chiusura dello stabilimento di Portovesme, in Sardegna). Ma la frase, letta dopo i due punti, assume tutt’altro significato. Con buona pace di Passera (inteso come ex ministro, Corrado Passera). La gaffe, riportata da vari giornali, è stata cocente, tanto che l’Ansa ha poi cambiato il titolo alla notizia (ma non al link su Internet). 

SCOPA

CorVEnetoSfigura la moglie con una padella e la scopa (CORRIERE DEL VENETO, 29 ottobre 2012)

Se i titoli sono sintetici, le locandine (i poster che promuovono i giornali nelle edicole) sono ancora peggio: lo spazio a disposizione per strillare le notizie è ancora più limitato, visti i caratteri cubitali che si utilizzano.
In questo caso, la frase scritta sulla locandina del Corriere del Veneto assume un senso diverso a seconda che l’ultima parola sia letta come un sostantivo o come un verbo… E così una notizia drammatica si trasforma in una farsa. 

FIGA

figa_conversano2 Conversano: tre morti per una figa di gas (LA VOCE, 8 giugno 2012)

Cos’è successo nella redazione della Voce di Romagna quel giorno? Nessuno si è accorto dello svarione, e così la notizia della tragica esplosione di una palazzina a Conversano (Bari) è diventata una gaffe clamorosa. Su un titolo a 5 colonne.

FIGA2

Trapani, evaso tenta la figa (IL GIORNALE D’ITALIA, 9 ottobre 2023)

La storia, di per sé, non è particolarmente emozionante: un uomo di 29 anni, agli arresti domiciliari, viene intercettato da una gazzella dei Carabinieri, prova a fuggire ma viene arrestato. Ma un refuso – probabilmente dell’agenzia AdnKronos – cambia una vocale e la vicenda assume tutto un altro significato: l’evaso tenta la…. figa. L’errore, presente nella stringa dell’indirizzo Internet, viene riprodotto anche nel titolo, e cade in errore non solo “Il giornale d’Italia“, ma anche i siti AffariItaliani, il Dubbio e Sannio Portale. Non proprio una figata….

POMPA

MessaggeroBenza2Caccia alla pompa low cost (IL MESSAGGERO, 4 gennaio 2012)

L’aumento dei prezzi delle benzina, insieme all’apertura dei saldi, lo shopping natalizio e il grande esodo estivo, sono i grandi tormentoni dei giornali quando le notizie vere scarseggiano. Qui il titolista, per brevità, ha condensato il concetto che i marchigiani vanno in Abruzzo a fare rifornimento di benzina, perché lì costa meno. Meno male che non ha sbagliato a scrivere “La grande fuga” nell’occhiello. La pagina qui (a pag. 16). 

BOCCHINO

Cattura2Bocchino amaro per la Carfagna (AFFARITALIANI.IT, 28 marzo 2011)

Difficile credere alla tesi dell’incidente: questo titolo è volutamente malizioso. Parlare di una storia di corna fra l’ex soubrette Mara Carfagna e il politico Italo Bocchino (sposato con un’altra donna) è stata una tentazione irresistibile per il titolista. Se qualcuno l’avesse denunciato, sarebbero anche cavoli amari. Qui la fonte. 

UCCELLO

ptdc0147Il Cavaliere salva il suo uccello preferito (IL GIORNALE, 7 gennaio 2011)

Cosa può accadere quando un quotidiano che strizza l’occhio al linguaggio popolare affida un articolo a Vittorio Sgarbi? Il mix è esplosivo, e il risultato è evidente.  L’articolo, volutamente malizioso, parla davvero di volatili: 80 colibrì che stavano per essere sfrattati dal Parco di Miramare a Trieste. Berlusconi si è preso a cuore il loro destino, perché nella sua villa di Antigua cantano dall’alba al tramonto.
Per raccontare la notizia, Sgarbi non si è lasciato sfuggire l’occasione per fare una battuta a doppio senso, come recita l’incipit dell’articolo (che nella versione Web, però, ha un titolo più castigato): “Volevo parlare dell’uccello di Berlusconi. Non vorrei che qualcuno equivocasse alla luce delle vicende che hanno privilegiato dell’uccello l’aspetto metaforico ma, non avendo di quello nessuna nozione se non intuitiva, voglio proprio riferirmi a quello che, con mia sorpresa, si è rivelato l’uccello preferito del presidente del Consiglio”. 

KAKA'

liberofranceschinikaka Povero Franceschini – Non gli resta che Kakà (LIBERO, 5 giugno 2009)

L’articolo afferma che il Pd, per guadagnare voti, spera nella protesta dei tifosi contro Berlusconi per la vendita del campione milanista, Ricardo Izecson dos Santos Leite, detto Kakà: un soprannome che, accostato al nome di Dario Franeschini, all’epoca segretario del Pd, è stato una tentazione irresistibile per i titolisti di Libero. Che così, senza troppi giri di parole, l’hanno mandato a Kakà. 

 

FINOCCHIO

Ortolano violentato da un “finocchio” (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO, 23 marzo 2007)

Il titolo è impreciso: in realtà, non di violenza carnale si tratta, bensì di molestia o, al massimo, di tentata violenza. Ma questo ha poca influenza sull’infelice gioco di parole scelto dal titolista di questo articolo: un omosessuale che tenta di abusare il titolare di un negozio di ortofrutta. Insomma, un “finocchio” che violenta un ortolano. Nemmeno il “Vernacoliere” sarebbe arrivato a tanto.

 

CAZZONE

Pozzi Qui manca la dida perché quel cazzone di Pozzi non mi ha ancora mandato la copia della foto (IL GIORNO, 23 dicembre 1997)

Questo scivolone l’ho visto da vicino: è nato nella redazione del Giorno dove all’epoca lavoravo. Il lavoro in una redazione è fatto di momenti frenetici e di tempi morti: questi ultimi, spesso, devastanti. Basti dire che il capolavoro di Dino Buzzati, “Il deserto dei tartari“, è nato durante la monotona routine dei turni di notte al Corriere della sera… In uno di questi momenti, una pagina dedicata ai presepi (Natale era vicino) era quasi terminata: c’erano tutti i testi, ma il fotoreporter di turno, Pozzi, non aveva ancora inviato la foto del presepio vivente di Agliate. Così una redattrice, in un momento di noia e di goliardia, aveva inserito quel finto testo nella didascalia (cliccare sull’immagine per ingrandirla). Solo che quando la foto è arrivata, a tarda ora, la collega si è dimenticata di scrivere la didascalia vera. Risultato: la frase dissacrante è uscita in tutte le edicole della Lombardia. Il caso fece scalpore: la giornalista fu sospesa alcuni giorni dal servizio, che finì alla berlina anche su “Striscia la Notizia”. Senza contare la comprensibile incazzatura di Pozzi, finito suo malgrado alla berlina.  

BOCCHINI

AbolizioneBocchini: l’abolizione sarebbe un disastro (CORRIERE DELLA SERA, 14 giugno 1997)

Il “disastro” di cui parla l’articolo sarebbe l’abolizione del ministero dell’Agricoltura: ma il cognome di Augusto Bocchini, capo di Confagricoltura, dà alla frase tutt’altro senso…

GAZZO

Il Gazzo si rialza e tiene duro fino alla fine (GIORNALE DI VICENZA, 28 novembre 2016)

In provincia di Padova c’è il Gazzo calcio: gioca in terza categoria, girone A. Prende il nome dall’omonimo paese in provincia di Padova. Il buffo nome deriva dal longobardo gahagium (terreno recintato)  ma l’assonanza con l’organo sessuale maschile è piuttosto evidente. Così i giochi di parole si sprecano: l’apparentemente neutro “squadra del Gazzo” può risultare offensivo. Il titolo in questione racconta la vittoria del Gazzo 1-0 nel derby contro il Grantorto. Il titolo risulta involontariamente comico, non sappiamo se intenzionalmente o per incidente. I commenti alla notizia sono altrettanto creativi: «Quando tiene duro, il Gazzo riesce ad essere ficcante fino a trovare il pertugio giusto per andare a segno…. Grazie al Gazzo!».

POMPINI

pompini-a-raffica-Il LavoroGE2Pompini a raffica. Sammargheritese kappao (IL LAVORO, Genova, maggio 1990)

Il titolo è passato alla storia, sconfinando nel mito. Ma è vero: si riferisce a una goleada del Fiorenzuola che sconfisse la Sammargheritese 3 a 0, con una doppietta di Stefano Pompini, formidabile bomber anni ’90. “Egoista, devastante, opportunista, un rapace del gol quasi infallibile”, lo ricorda un sito dedicato al Fiorenzuola. Tanto da entusiasmare il titolista del giornale, che preso dal tifo sportivo ha confezionato una perla da antologia.  

 

 

Grazie a Marco Basileo per la segnalazione dell’evaso che tenta la figa

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4 Comments

  1. Si dice che col protrarsi dei lavori al cimitero in località Seghe di Velo, il Giornale di Vicenza titolò nella sezione locale: “Non c’è pace per i morti di Seghe”.

  2. “Camolese è stato categorico: portatemi a Troyes”
    Così Tuttosport auspicava al Torino il passaggio del turno in coppa intertoto (al turno successivo avrebbe incontrato i francesi del Troyes).

    • Ottima segnalazione, ma per inserirla in questo blog ho bisogno di prove: ho navigato su Internet ma non ho trovato l’articolo di Tuttosport… Sarebbe così gentile da segnalarmi il link? O almeno dirmi in quale mese/anno è uscito? Grazie molte!

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