0

Italo Calvino e le parolacce

Ha raccontato mondi immaginari fatti di cavalieri inesistenti, città invisibili e visconti dimezzati. Ma Italo Calvino è stato anche uno scrittore realista e un attento osservatore del mondo. Parolacce comprese. Non solo le ha inserite in diversi romanzi, ma ha… Continue Reading

0

Quando i numeri diventano maliziosi

Si possono esprimere parolacce con i numeri? In apparenza no: i numeri sono aridi, freddi, mentre le volgarità sono impregnate di emozioni. Eppure, la nostra mentalità fortemente simbolica è riuscita ad assegnare un significato scurrile persino alle cifre, o, almeno,… Continue Reading

0

Parolacce: la “Top ten” dell’anno 2023

Quali sono state le parolacce più notevoli del 2023, in Italia e nel mondo? Anche quest’anno ho preparato la classifica dei 10 insulti più emblematici dell’anno appena concluso. Un anno segnato, ancora una volta, da un’inflazione delle parolacce: si usano… Continue Reading

0

Vaccate, cazzate e altre cose da nulla

“Non vedere una mazza”. “Non capire un tubo”. “Dire cazzate”. Ci avete fatto caso? Alcune espressioni usano insulti come sinonimi di “niente” e “di scarso valore”. E per esprimere questi concetti così sfuggenti, usano un grande ventaglio di espressioni fantasiose,… Continue Reading

0

I ristoranti dove l’insulto è servito

Il più famoso è “La parolaccia” a Roma: un ristorante dove i camerieri usano un linguaggio volgare con i clienti. Ora la formula potrebbe diventare globale: una società australiana ha aperto infatti una catena di 8 ristoranti del genere, “Karen’s… Continue Reading

0

Un libro e una mostra: ci metto la faccia (da blogger)

Era il 2016 quando una fotografa di Milano, Elena Datrino, mi contattò per farmi un ritratto. Richiesta insolita, ma Elena stava inseguendo un progetto originale: dare un volto ai principali blogger italiani (avevo raccontato l’esperienza del servizio fotografico in questo… Continue Reading

0

“Chissene”, “fiodena” e altre 22 parolacce accorciate

I più famosi sono “vaffa”, “rinco” e “chissene”. Ma come ve la cavate con “giamairo”, “mastica” o “arrodugò”? Sono tutte forme abbreviate di parolacce: diminutivi, forme tronche (apocopi), acronimi. In questo modo le espressioni diventano più veloci e incisive. Un… Continue Reading

0

Storia (linguistica) del fallo, da divinità a nullità

Oggi lo usiamo per indicare oggetti  di scarso valore (“del cazzo”), affermazioni inconsistenti (“cazzate”) o addirittura il nulla (“un cazzo”). Eppure, nell’antichità il membro virile aveva un valore così grande da esser considerato sacro, e dotato del potere di favorire… Continue Reading

4

Perché imprechiamo come camionisti, turchi, camalli?

Per indicare una persona che usa un linguaggio sboccato, esistono diversi modi di dire: bestemmia (o impreca) “come un turco, un camallo, un carrettiere”… E, più in generale, le scurrilità sono definite come un linguaggio “da osteria, da postribolo, da… Continue Reading

0

Quando gli insulti esprimono affetto

Luca, Carlo e Giorgio sono amici. Eppure, quando s’incontrano, si chiamano affettuosamente “ciccione”, “testa di cazzo” e “buffone”. Le parolacce, infatti, non servono solo a offendere. Possono persino esprimere l’opposto d’un insulto: vicinanza, intimità, affetto. Non è solo una stravaganza:… Continue Reading