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Ma chi **** ha inventato le parolacce?

Mi chiamo Maria Giulia, ho 10 anni e volevo chiedervi: da cosa derivano le parolacce?
Grazie mille!

Maria Giulia

Le parolacce son o antiche quanto l’uomo (foto Shutterstock).

Cara Maria Giulia, le parolacce hanno una storia antichissima. C’è addirittura chi dice che siano state le prime parole pronunciate dall’uomo, perché gli hanno permesso di esprimere minacce, rabbia, sorpresa… senza far (fisicamente) male a nessuno!
Le prime parolacce sono state le imprecazioni, cioè le esclamazioni che diciamo nei momenti di rabbia (“porca miseria!” E peggio…). Gli uomini primitivi usavano come imprecazioni i nomi religiosi (come noi: “Oh Dio!”) o quelli dei morti (venerati come i nostri santi), perché erano parole tabù, cioè parole vietate, da maneggiare con cura e rispetto: chi le diceva, quindi, riusciva a sfogarsi proprio perché rompeva un divieto, proprio come oggi.
Dopo le imprecazioni sono nate le maledizioni, cioè le parolacce in cui si augura una disgrazia a qualcuno (“Ma va’ a morì ammazzato!” e  simili):  i primitivi credevano  nella  forza magica delle parole,  perciò pensavano che bastasse augurare il male a un nemico  perché l’incantesimo avesse effetto per davvero.
Poi, quando la fede nella magia è caduta, sono nati gli insulti, cioè le parole usate per offendere qualcuno. Per insultare qualcuno basta abbassarlo, cioè paragonarlo a qualcosa che non vale niente (“Sei una cacca”), oppure emarginarlo, dirgli che è brutto, ignorante, diverso dagli altri (“Ciccione”, “Deficiente”, etc etc).
La storia delle parolacce, cara Maria Giulia, è molto lunga, interessante e difficile: se vuoi, puoi chiedere a mamma e papà di comprare il mio libro (qui) e fartelo raccontare…. Tu sei ancora un po’ troppo piccola per leggerlo!

 

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7 Comments

  1. Ciao mi chiamo beatrice ho 10 anni e vi volevo chiedere una cosa.
    Ma perché esistono le parolacce?
    E chi le ha inventate?

    • Cara Laura, è impossibile sapere chi abbia inventato le parolacce: le prime documentate risalgono a 4.500 anni fa. Appaiono nell’epopea di Gilgamesh, un poema sumerico scritto nel 2.500 avanti Cristo. Ma le parolacce sono sicuramente più antiche. Qualche studioso pensa addirittura che le dicessero anche i primi uomini, per sfogare il dolore quando si facevano male. Chissà.
      Di certo, però, sappiamo perché esistono le parolacce: per farci esprimere le emozioni più forti, come dolore, rabbia, sorpresa, paura. Ma anche gioco: pensa a quando le usano i comici per farci ridere. Dillo anche a Beatrice! Ciao

  2. Ma chi ha deciso che le parolacce si fanno con quei gesti?Perché il dito medio per dire favvanculo e non il mignolo?

    • I gestacci, cioè gli insulti espressi non a parole ma attraverso il corpo (le espressioni del viso o le mani), di solito riproducono abbastanza fedelmente i concetti che esprimono, come può vedere dalla mia enciclopedia dei gestacci. Per quanto riguarda il gesto del vaffa, si usa il dito medio semplicemente perché è il dito più lungo, e come tale evoca in modo più diretto l’organo sessuale maschile.

  3. Stando a quello che dice non c’è un modo per porre fine a questo linguaggio volgare. Giusto?
    Io ho 18 anni e non le dico, trovo spregevole quando le dicono

    • Sì, Esther perché le parolacce svolgono compiti importanti nella nostra comunicazione. Non sempre, però, chi le dice è spregevole: possono nascere anche da stati d’animo di sofferenza e di rabbia, che vanno capiti al di là delle (brutte) parole.

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