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Se “filippino” diventa un insulto

Filippini Essere definiti “filippini” è un insulto? Massimo Ferrero (presidente della Sampdoria), in un’intervista alla Rai ha definito “filippino” il presidente dell’Inter, l’indonesiano Erick Thohir. La sua è stata molto più che una gaffe: la Figc ha aperto un fascicolo sulla vicenda. E Thohir sta valutando se denunciare Ferrero per razzismo o per diffamazione:se lo facesse, l’aggettivo “filippino” diventerebbe ufficialmente un insulto. Se qualcuno vi definisse greci o turchi vi offendereste?

L’episodio mi ha colpito. Dopo il caso di Tavecchio e delle banane, mette a nudo non solo il nostro razzismo strisciante, ma anche il nostro complesso di inferiorità: come spesso accade nellle discriminazioni, il bue dà del cornuto all’asino. Vedremo in che senso.

Ma prima ricordiamo cos’è successo. L’episodio risale a domenica scorsa. In quei giorni, Massimo Moratti – dopo 19 anni alla guida dell’Inter – si era dimesso dalla carica di presidente onorario: un anno fa aveva venduto il pacchetto azionario dell’Inter all’imprenditore indonesiano Thohir.

Così Enrico Varriale, conduttore di Stadio Sprint (Rai2) ha chiesto a Ferrero un commento sull’addio di Moratti. Ferrero si è detto dispiaciuto, aggiungendo: “Io gliel’ho detto a Moratti, caccia via quel filippino…!”. Varriale gli ha fatto notare che è indonesiano: “Viene dall’Indonesia a insultà un emblema del calcio italiano?”,  ha ribadito Ferrero.

“Caccia via quel filippino”: come dire, licenzia quel domestico. In Italia, spesso i filippini trovano lavoro come badanti o domestici. L’insulto c’è tutto: un modo classista e razzista di equiparare un popolo a una condizione sociale considerata inferiore. Come avviene con negro, terrone, villano, cafone

bbc

La frase di Ferrero sul sito della Bbc.

La notizia è rimbalzata sui giornali, non solo in Italia ma anche all’estero. Tanto che Rachel Ruiz, direttrice dell’associazione calcistica filippina, ha confermato che la battuta di Ferrero è stata considerata offensiva. Così, sul sito Web della Sampdoria, alla fine Ferrero ha dovuto correggere il tiro, precisando che “non voleva mancare di rispetto a Thohir e alle Filippine”, aggiungendo che coi filippini “da sempre mi legano rapporti bellissimi”. Sarà, ma la frittata è fatta. Ora vediamo con quali ingredienti.

Innanzitutto, con 165 mila persone, i filippini sono il 2,9% degli stranieri residenti in Italia: sono il 6° gruppo più numeroso. Difficile verificare se facciano tutti i domestici, ma poco importa: secondo un recentissimo sondaggio Istat su 21 mila stranieri, filippini e moldavi sono fra i più soddisfatti del proprio lavoro (con un voto di 8/10), e solo il 17,5% di loro denuncia un trattamento discriminatorio (stanno peggio, ovvero sopra il 30%, tunisini, marocchini, polacchi e rumeni). E’ probabile, quindi, che la soddisfazione sia reciproca: ovvero che anche gli italiani siano contenti del modo di lavorare dei filippini.

MigrantiMa allora come spiegare il disprezzo nei loro confronti?

In due modi: da un lato, ci accorgiamo, in qualche modo, di dipendere da loro: ben pochi italiani sono disposti a fare i domestici o i badanti, quindi in realtà siamo noi a dipendere dai filippini per questi importanti servizi.

Ma in realtà quello che brucia di più è la nostra inferiorità rispetto alle economie asiatiche: Cina, India, Giappone e Russia sono nei primi 6 posti dell’economia mondiale (e noi arranchiamo al 10°), ma la Banca mondiale, da qui al 2050, prevede che saliranno ancora (clicca sulla tabella per ingrandire). Pil2Quanto all’Indonesia, supererà l’Italia entrando nella “top 10” mentre noi scenderemo al 14° posto. Il gigante asiatico fa paura: ha comprato l’Inter (e non solo), e magari un domani potremmo essere noi a fare da domestici agli indonesiani. O ai filippini.

 

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2 Comments

  1. Io penso che fare i domestici non sia umiliante o declassante. Sono i filippini ad avere un grande complesso di inferiorità basta pensare alla reazione veramente eccessiva che hanno avuto quando Bonolis ha fatto una stupida imitazione di un filippino in una sua trasmissione. Io ho affittato una stanza a una coppia di filippini e posso testimoniare che sono onesti lavoratori e persone pulite, però sono domestici: è una vergogna?

    • Sono totalmente d’accordo con lei Veronica. Però non possiamo chiudere gli occhi sul fatto che diverse persone usano il termine “filippino” come sinonimo di “domestico”, attribuendogli anche una sfumatura spregiativa, giudicandolo un lavoro umile.

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