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Bestemmie: tante? Poche? Troppe?

nocciolina.13 ha detto:
Ciao a tutti, penso che ogni tanto, e nei momenti di rabbia soprattutto, le parolacce sono concesse, ma credo che oggi si stia arrivando all’esagerazione, perchè ogni 2 parole c’è sempre una parolaccia e questo succede anche in televisione, per attirare di più l’attenzione e per far ridere la gente..

Cara Nocciolina, le parolacce in tv le hanno persino contate con studi scientifici: in Italia se ne dice una ogni 21 minuti, cioè 3 all’ora. Negli Usa se ne dicono il doppio: 7,2 all’ora.
Tante? Poche? Troppe? Impossibile dirlo. Pensa che nel 1500 – quando la tv non c’era – se ne dicevano almeno quanto oggi….

original

Il libro di poesie di Pasolini “Bestemmia” (1975): una provocazione.

A costo di scandalizzarvi, comunque, non ne farei tanto una questione di quantità ma di qualità. Le parolacce sono importanti non solo per sfogare la rabbia, ma anche nella comicità (vedi la risposta a Pik92), nell’intimità fra persone (chi non le dice fra amici?), per parlare in modo chiaro e diretto…
Se Fantozzi, dopo aver visto il film “La corazzata Potëmkin”, avesse detto che è “poco interessante e noioso”, sarebbe stato meno efficace rispetto al celebre giudizio “è una cagata pazzesca”. Certamente, i colleghi non gli avrebbero tributato 92 minuti consecutivi di applausi liberatori!
Le vere volgarità, come diceva giorni fa Michele Serra (nella sua rubrica “L’amaca” su Repubblica), sono altre. Mentre si punisce Massimo Ceccherini per aver bestemmiato all’Isola dei famosi, “si considerano normali, anzi degni di applauso, il primo piano del concorrente sfigato in lacrime, la rissa ripugnante, l’umiliazione e il deragliamento psicologico, la perdita di dignità, il commercio all’ingrosso dell’intimità delle persone, dei loro sentimenti così come dei loro corpi”.
Le vere esagerazioni sono queste, non credi? Va anche detto, a onor del vero, che spesso oggi usiamo le parolacce quando non sappiamo cosa dire, e senza conoscerne la lunghissima storia e il significato, ricco di aspetti sorprendenti e misconosciuti. E così le parolacce rischiano di inflazionarsi e di perdere il loro straordinario potere espressivo. Come diceva lo scrittore Italo Calvino, dobbiamo preoccuparci di difendere le parolacce dall’uso “pigro, svogliato, indifferente”.
C a z z o.

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