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Le parolacce dell’anno: la top ten del 2008

Fine anno, tempo di bilanci… anche per le parolacce. Quali sono stati i 10 insulti che hanno segnato il 2008? Ripercorrendo le notizie dell’anno, ho compilato questa classifica, tenendo conto dell’impatto della parolaccia, della sua forza creativa, della sua incisività, dell’originalità. E in qualche caso delle sue conseguenze personali.
Se conoscete altri episodi che meritano di entrare nella “top ten”, segnalateli!!

10°) «Trovati un lavoro! Io non vengo al tuo lavoro a tirarti fuori i c a z z i dalla bocca!» (Get a job! I don’t go to your job and knock the d i c k s out of your mouth!)

  • Dove e quando: New York, Times Square, 31 dicembre 2008
  • Protagonista: l’attrice Kathy Griffin durante un collegamento della CNN con il giornalista tv Anderson Cooper per l’ultimo dell’anno. Infastidita da un disturbatore tra il pubblico, gli ha rivolto questa frase durante il collegamento in diretta. Un modo molto creativo di dargli del “succhiacazzi”. Il video ha suscitato sconcerto per le puritane orecchie dei telespettatori Usa, ma ha avuto grande successo su YouTube.

9°) Fra 20 anni Ratzinger sarà morto e starà dove deve stare: all’inferno, tormentato da  diavoloni frocioni attivissimi.

  • Dove e quando: 8 luglio, Roma, manifestazione “No Cav day”.
  • Protagonista: l’attrice Sabina Guzzanti, attaccando le ingerenze del Vaticano nella cultura e nella politica italiane. Una satira a tinte forti come non si vedevano da oltre 30 anni in italia. La Procura di Roma aveva aperto un fascicolo contro la Guzzanti, ma il ministro della Giustizia Alfano ha bloccato il procedimento, anche perché il papa non ha voluto procedere (leggi qui).


8°) Singapore è un circo? Grazie di averci dato i clown!

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  • Dove e quando: 7 ottobre, Londra
  • Protagonista: Bernie Ecclestone, patron della Formula 1, in risposta a Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari. Quest’ultimo aveva criticato la scelta di far correre un GP a Singapore, il primo della storia in notturna. «Purtroppo quando si corre su circuiti dove sarebbe meglio fare il circo equestre o qualcos’altro – aveva detto Montezemolo – può succedere di tutto perché lo spettacolo è dato dalla safety car. E questo è umiliante per la F1». «Se, come dice il presidente della Ferrari, Singapore è buono per il circo – gli ha risposto Ecclestone –  dobbiamo essergli grati per aver fornito i clown». (La notizia è qui).

 

7°)    Non sono un pirla….

  • Dove e quando: 3 giugno, Milano, conferenza stampa di presentazione di Josè Mourinho, nuovo allenatore dell’Inter
  • Protagonista: Josè Mourinho dribblando una domanda impertinente su giocatori del Chelsea, sua squadra precedente. La risposta gli ha fatto guadagnare l’immediata simpatia dei tifosi nerazzurri.


6°)    F a n c u l o a raffica…

  • Dove e quando: 3 ottobre, prima conferenza stampa del Newcastle United, squadra di calcio britannica
  • Protagonista: Joe Kinnear, manager del Newcastle. In 5 minuti ha rivolto 52 insulti ai giornalisti presenti, colpevoli di non essere stati teneri con le sue scelte agonistiche: Secondo la stampa inglese (scandalizzata dalla reazione), quello di Kinnear è  un record mondiale. La trascrizione del dialogo è qui. Per avere un’idea:
    Kinnean: chi di voi è Simon Bird?
    – Io….
    – Kinnean: Sei una figa (che in inglese è l’equivalente di “Testa di c a z z o”)
    – Grazie!
    – Kinnean: E chi è Hickman? Sei fuori servizio. Assolutamente e fottutamente fuori servizio. Se lo fai ancora, ti dico che te ne puoi andare affanculo e andartene in un altro campo….

5°)  «A tutte e due ce piace annà a magnà – c a z z o ne so – la coda alla vaccinara…».

  • Dove e quando: 23 novembre, Roma, Rai3, alla trasmissione “Report” dedicata alla gestione dei rifiuti.
  • Protagonista: l’assessore regionale ai rifiuti del Lazio, Mario Di Carlo, parlando dei suoi rapporti con il monopolista dei rifiuti Manlio Cerrroni. Il giorno dopo la trasmissione, in seguito allo sdegno causato della trasmissione del filmato (un fuori onda) Di Carlo ha rimesso la delega ai rifiuti.

4°) «Non puoi mettere alle pari opportunità una che sta là perché ti ha succhiato l’uccello!».

  • Dove e quando: 8 luglio, Roma, manifestazione “No Cav day”.
  • Protagonista: Sabina Guzzanti, riferita al ministro Mara Carfagna e a un articolo scandalistico pubblicato dal quotidiano argentino El Clarin. Il ministro ha querelato la Guzzanti.

3°) «Obama … è giovane, è bello e anche abbronzato».

  • Dove e quando: Mosca, 6 novembre, conferenza stampa del premier Silvio Berlusconi e del presidente russo Dmitri Medvedev.
  • Protagonista: Silvio Berlusconi. “Abbronzato” non è di per sé un insulto. Ma in questo caso Berlusconi si riferiva a Barack Obama, di origini africane. In quel contesto, dunque, la frase significa: accetto Obama in quanto lo considero un bianco con la tintarella. Data la delicatezza delle discriminazioni razziali, la frase ha fatto scalpore su tutti i giornali del mondo.

2°) «Andatevene a farvi fottere, yankee di m e r d a!» (Váyanse al carajo, yanquis de mierda).

  • Dove e quando: Caracas, 13 settembre 2008
  • Protagonista: Hugo Chàvez, presidente del Venezuela, a un comizio.Il presidente della Bolivia aveva appena cacciato l’ambasciatore Usa per appoggi ai movimenti autonomisti. Per solidarietà, Chàvez ha dato 72 ore all’ambasciatore Usa per andarsene. Il video del comizio ha fatto il giro del mondo: non è molto consueto che un presidente della Repubblica esprima gli affari internazionali in modo così colorito.Ecco la traduzione di alcune frasi: “Solidarietà col popolo della Bolivia: quando ci sarà un nuovo governo negli Usa, manderemo un ambasciatore. Un governo che rispetti i popoli dell’America latina… Se ne vadano all’inferno, yankee di m e r d a, che qui c’è un popolo degno. Se ne vadano a fare in c u l o 100 volte, siamo qui, i figli di Bolivar”.


1°)    «Cane, questo è il tuo bacio d’addio da parte degli orfani, delle vedove e di tutti quelli che sono stati uccisi in Iraq».

 

  • Dove e quando: Baghdad, 14 dicembre, conferenza stampa congiunta di George W. Bush e del primo ministro iracheno Nuri al-Maliki.
  •  Protagonista: Muntazer al-Zaidi, giornalista iracheno. “Cane” nel mondo islamico è considerato un pesante insulto (il cane è considerato un animale impuro). Nel proferire la frase, Al-Zaidi ha lanciato le proprie scarpe contro Bush. È stato malmenato e arrestato dagli uomini della sicurezza Usa. Il suo gesto ha fatto storia, l’insulto ne ha dato il senso.

 

 

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