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Il deretano globale: i modi di dire chiappeschi nel mondo

I modi di dire sul sedere sono diffusi in tutto il mondo.

Se non fosse per le sue poco nobili apparenze, potrebbe diventare il simbolo del linguaggio universale: il deretano, infatti, ha ispirato un ventaglio di espressioni simili in diverse lingue del mondo. In italiano il lato B è presente in 270 modi di dire, ma anche all’estero non scherzano. L’ossessione per il posteriore c’è anche in inglese, francese, spagnolo e portoghese, lingue ricche di diverse espressioni chiappesche (licenza poetica), in alcuni casi del tutto identiche alle nostre, in altri del tutto diverse.
Partiamo da un punto culturale comune. Anche in questi altri idiomi il sedere è usato con gli stessi 3 grandi valori simbolici dell’italiano: sessualità (compresa la fecondità e l’ano inteso come zona sensibile), parte posteriore e defecazione (e il disvalore ad essa attribuito).

“Onore al presidente faccia da culo”: T-Shirt satirica su Trump.

I modi di dire più universali sono quelli che usano la metafora della sodomizzazione come forma di inganno, minaccia o prevaricazione, il servilismo descritto come “leccare/baciare il culo” e il deretano inteso come sinonimo di persona.
Ma è ancora più divertente addentrarsi nei modi di dire che non hanno un corrispettivo in italiano: da “avere la penna in culo” a “avere il culo foderato di tagliatelle“… Espressioni saporose, avrebbe detto Umberto Eco. Perché divertono e stimolano la fantasia.
Insomma, un viaggio in culo al mondo, verrebbe da dire. Per quanto ricca, però, questa mia raccolta non ha la pretesa d’essere esaustiva: anzi, sono così consapevole delle sue lacune  da lanciare subito un appello. Invito tutti i lettori a segnalare espressioni che mi sono sfuggite, o inesattezze, o anche modi di dire in altre lingue (tedesco, russo, olandese….). Così le inserirò questo insolito atlante.
Nel frattempo, buona lettura.

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SESSUALITA’, FECONDITA’, ZONA SENSIBILE
 
italiano inglese francese spagnolo portoghese
farsi il culo to bust oneself ass (rompersi il culo) se casser le cul, se fendre le cul (rompersi, fendersi il culo) ponerse el culo como un tomate (farsi il culo come un pomodoro, cioè rosso) não ter/haver cu para (lett: non avere culo, cioè pazienza, per qualcosa)
essere un dito/una spina al culo, bruciare il culo pain in the ass (dolore nel culo)
mandare affanculo suck my ass (succhiami il culo) mandar a tomar per culo (mandare a prenderlo in culo) vai tomar no cu (vai a prenderlo nel culo)
mettere qualcosa nel culo shove it up your ass  meter en el culo algo (mettere qualcosa nel culo)
culo rotto cu roto, cu de burro (culo rotto, culo di mulo)
bruciarsi il culo, battere il culo per terra avoir le cul sur la paille (avere il culo sulla paglia, come i carcerati)

 

cul de sac (situazione senza via d’uscita)

estar con el culo al aire (stare col culo all’aria, essere in una situazione difficile)
couter la peau du cul (costare la pelle del culo, cioè molto)
asshole (stronzo, lett. buco di culo) trou du/de cul (imbecille, lett. buco del culo) tonto del culo
pararsi/parare il culo cover/save someone’s ass (parare, salvare il culo a qualcuno)
stare sul culo en avoir plein le cul (essere esasperato) estoy hasta el culo (sono stufo, lett. sono pieno fino al culo)
Avere il pepe al culo fogo no cu (fuoco al culo)
un film de cul (film porno)
prenderlo nel culo to take it up in the ass prendre dans le cul tomar por el culo levar/tomar no cu
avere culo avoir du cul

avoir le cul bordé de nouilles (avere il culo foderato di tagliatelle)
nascer de cu virado para a lua

(tìlett: nascere con culo di fronte alla luna)

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POSTERIORE
 
italiano inglese francese spagnolo portoghese
avoir la  tête dans l’cul (essere rincoglionito)
avoir le cule entre deux chaises (avere il culo tra due sedie, essere indeciso)
    caerse de culo ( col significato di rimanere stupefatti) cair de cu (restare stupefatto)
il culo del mondo el culo del mundo No cu do mundo
Mi ride il culo Ponerse hasta el culo (abbuffarsi a dismisura) 

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DEFECAZIONE, DISVALORE
 
italiano inglese francese spagnolo portoghese
avere la penna in culo (vantarsi) péter plus haut que son cul (scoreggiare più in alto del proprio culo)
leccare il culo (adulare) lick/kiss /suck someone’s ass lèche-cul lamer el culo lambe-cu

beijar o cu

pulircisi il  culo limpiarse el culo con algo
stringere il culo serrer les fesses (stringere le chiappe, aver paura)
battersene il culo, non incularsi mon cul (il mio culo)
faccia da culo ass face cara de culo
baciami il culo kiss my ass

Paese che vai, gesto  che trovi

Lino Banfi ne “L’allenatore nel pallone” (1984).

Mentre nei modi di dire il sedere è un simbolo universale, cambia (e molto) il modo di rappresentarlo con i gesti da Paese a Paese. 

In Italia, il culo è rappresentato con pollice e indice a forma di “L” con l’indice rivolto verso terra. Fatto con due mani che oscillano in senso verticale, in italiano il gesto può significare “che culo” (= che fortuna), ma può diventare anche un gesto di minaccia (=“Ti faccio un culo così). 

Ma in altre culture è rappresentato in modo e in sensi diversi. In Germania, Turchia, Tunisia, Grecia e Medio-oriente, il gesto fatto unendo pollice e indice non significa “OK” ma “ano”: o nel senso di insulto (buco di culo, stronzo) o nel senso di omosessualità o rapporto anale. In Brasile il gesto equivale al “vaffa”.

In Iraq, Africa, Russia, Grecia, Australia e in alcune zone della Sardegna, il pollice rivolto verso l’alto non vuol dire “Ok, sono d’accordo”, ma “ficcatelo nel culo”. Quindi bisogna fare molta attenzione a fare l’autostop usando questo gesto: in alcuni Paesi gli automobilisti potrebbero fermarsi sì, ma per….farvi il culo..

Protesta all’università di Stanford contro la censura nei media (1995).

Sembra avere un senso universale, invece, il gesto del “mooning” ovvero lo scoprire i glutei in senso di sfida, disprezzo, presa in giro. Il gesto, di fatto, consiste nel dire a un’altra persona di essere degno di guardare il deretano (la parte meno nobile) invece della faccia. Uno sberleffo inequivocabile.

 

 

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3 Comments

  1. In sloveno si dice che qualcosa sembra uscito dal culo quando è stropicciato/rovinato (io l’ho sentito riferito a vestiti non stirati). Non so se sia solo dialettale/regionale, ma mi fa sempre ridere.

  2. “Il culo del mondo”
    In portuguese we say “NO CU DO MUNDO”, meaning faraway. I will be watching regularly your posts.

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